Scie Chimiche e Anima (postilla)

Pubblicato il da Ghigo Battaglia

 

Un amico mi fa notare come, all’opprimente sensazione conseguente alla presa di coscienza dell’operazione scie chimiche, si debbano sommare le angosce date da altre operazioni sistematiche di avvelenamento che subiamo e di cui ci siamo resi conto. Non ultime le ansie per il futuro probabile tracollo dell’economia mondiale, anch’esso frutto di attenta progettazione. In effetti, oltre al palese danno sociale e biologico, subiamo un danno cosiddetto ‘morale’ di enormi proporzioni. Nessuna moneta però esiste per ripagare il danno irreversibile perpetrato contro l’ecosistema e tutto ciò accresce la somma della sua quantificazione.

Conoscenza è potere (nel senso positivo del termine) ma anche vertigini, ansie ed amarezze. Nei due post precedenti ho condiviso alcuni semplici spunti di riflessione sulla dimensione più intima dell’attacco che subiamo e che è data, dagli attivisti, quasi per scontata: una nota di fondo stridula e caustica. Il mio parere è che invece tutte le manovre di copertura, disturbo e sistematica menzogna che avvolgono l’operazione scie chimiche equivalgano per se stesse ad un inaccettabile profanazione dei nostri equilibri più intimi e che l’osceno rimpallo di responsabilità (si legga insabbiatura) esistente tra i ministeri, le istituzioni, i parlamentari e non ultimo la presidenza della repubblica, non faccia altro che accrescere la sensazione di sentirsi inermi cavie sacrificabili per fini e obiettivi lontani ed oscuri. A ciò si aggiunga la certezza di vivere un inganno continuo chiamato, di volta in volta, democrazia, libertà, fratellanza ed eguaglianza.      

 

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