Visione della Violenza: Finzione o Realtà?

Pubblicato il da Ghigo Battaglia

 

Una cosa non siamo mai riusciti a spiegarci: com’è mai che le scene di sesso condiviso sono vietate alla visione di un minorenne mentre quest’ultimo può essere sottoposto a scene di violenza e sopraffazione inaudita? Nel caso dei videogiochi si apre poi un ulteriore spazio di riflessione in quanto le azioni violente sono di natura abominevole e disgustosa ed in più frutto di una partecipazione diretta dello spettatore-giocatore. I fabbricanti di videogiochi ed alcuni genitori, si trincerano dietro l’apparente dicotomia tra finzione e realtà, ritenendo quindi i videogiochi violenti non pericolosi in quanto altro dal reale. Una recente ricerca scientifica sembra proprio mostrare il contrario dimostrando il nesso esistente tra visione e realtà insito nella risposta emozionale propria del cervello umano. Resta da capire da chi e perché sia stata immessa nel mercato ed ‘on line’ questa mole impressionante di violenza. Vi lasciamo alla lettura di quanto riportato dal sito The Vigilant Citizen:      

 

‘La Visione della Violenza Desensibilizza il Cervello dell’Adolescente

 

Una nuova ricerca afferma: la visione ripetuta di film e video giochi violenti danneggia il cervello degli adolescenti rendendoli meno sensibili alle aggressioni.  

Scanner celebrali mostrano come i ragazzi diventino meno sensibili emozionalmente alla violenza all’aumento della visione. I ricercatori affermano che è la prima prova scientifica della teoria che la violenza sugli schermi porti alla violenza nel mondo reale. Si è ipotizzato per anni che la visione di film o video giochi violenti rendesse i giovani più assoggettati alla violenza. Nel video gioco ‘Grand Theft Auto’ i giocatori acquistano punti se rubano un auto o se uccidono delle prostitute oppure se passano sopra i pedoni. Sintetizzando la ricerca, il Dr. Grafman del National Institute of Neurological Disorders and Stroke in Bethesda, afferma: ‘l’esposizione a video molto violenti inibisce reazioni emotive su video simili ed implica che un adolescente normale proverà emozioni sempre più basse una volta esposto a questo tipo di video’. Ed aggiunge: ‘l’esposizione continua ai video violenti rende l’adolescente meno sensibile alla violenza, con più accettazione e pronto a commettere atti violenti in quanto la componente emozionale ed i freni inibitori ai comportamenti violenti risultano ridotti’.

Per lo studio il Dr. Grafman ha reclutato 22 giovani tra i 14 ed i 17 anni. Ad essi è stato chiesto di guardare una serie di video da 60 secondi riuniti in 3 parti di 20 video ognuno. Il grado di violenza in ogni scena era basso, medio o moderato. Non c’erano scene estreme. Ai ragazzi veniva chiesto di votare il grado di violenza di ogni scena comparate con le ultime premendo dei bottoni per la risposta. Durante le risposte l’attività celebrale veniva monitorata con uno scan MRI. Alcuni elettrodi erano anche collegati alle dita in modo da misurare la conduttività superficiale, un indicatore di stato emotivo (SCRs).

Il Dr Grafman afferma: “Abbiamo riscontrato che I ragazzi che venivano esposti molte volte a video violenti accusavano una risposta emozionale decrescente come i test confermavano”.

In particolare l’area orbito frontale del cervello deputata alle risposte emotive, diventava via via meno sensibile. Questo si notava dopo la visione dei video più violenti. Nessuno studio precedente aveva esaminato questi risultati in modo così completo ed è stato pubblicato nel 'Oxford Journal Social Cognitive and Affective Neuroscience’.

Il Prof. Griffiths, uno psicologo del ‘International Gaming Research Unit’ presso la ‘Nottingham Trent University’ dice che lo studio non prova il legame tra immagini violente e violenza reale. Dice: ‘non penso che si possa dire che la gente non si sia desensibilizzata alla violenza, ma non si può dire quali ne siano le cause. Le persone non sono semplici schiavi dei loro processi biologici, dipendono infatti da fattori psicologici e sociali come, per esempio, a quanta violenza hanno assistito da bambini.’

 

Link: http://vigilantcitizen.com/?p=5216

 

Vedi anche: http://www.kitv.com/video/25435403/detail.html 

 

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