Una Estate come l'Altra

Pubblicato il da Ghigo Battaglia

 

Sulle prime sembra un’estate bollente come le altre, in un crescendo di calore, siccità e difficoltà economiche. Un lento percorso storico sembra svolgersi secondo le più precise previsione del sistema: produciamo quindi inquiniamo e quindi riscaldiamo il pianeta. Siccome siamo anche avidi e miopi, siamo riusciti a distruggere il nostro sistema economico che tutti ci invidiavano. Un lento declino è in atto, sociale, economico ed ambientale.

Un maestrino è intervenuto con il candore del suo animo e della sua capigliatura a riportare sui binari un’umanità incerta ed ignorante, bisognosa di una guida algida e pura. Eminenti studiosi da decenni mettono in guardia un’umanità disorientata e disattenta verso un futuro scivoloso e pericoloso. Anche gli alieni pare si spertichino nel mostrare ai poveri addotti scene future apocalittiche in modo da poterne gestire emozioni, reazioni, scelte future.

L’estate delle olimpiadi e dello spread, di Vendola e degli anticicloni artificiali dai nomi mitici. Una estate consueta, che segue le tendenze della storia umana, una stagione come un’altra? No:

Questa è l’estate della manipolazione climatica feroce, della siccità indotta e della guerra ambientale contro l’umanità. E’ l’estate della presa del potere definitivo delle banche e dei loro mandanti. L’estate della verità sulla trattativa Stato-Mafia nella sua ridicola dicotomia. L’estate che ha mostrato a tutti gli italiani l’esilarante contrapposizione di destra e sinistra che per decenni ha raggirato il paese con promesse vacue e miserrime seduzioni personali. E’ l’estate della consacrazione del vuoto, del nulla esistenziale, dell’esaltazione della mediocrità e del conformismo. L’estate della perdita definitiva della nostra memoria, personale e collettiva. L’estate della nostra resa anch’essa definitiva, l’estate in cui tutti hanno capito che l’umanità ha capitolato ad ignoti poteri superiori. L’estate in cui tutti si chiedono verso chi abbiamo il debito pubblico ma a questa domanda nessuno risponde.

Non so se accadrà un tragico evento eclatante, non ce ne sarebbe comunque bisogno per far sprofondare il costrutto in cui viviamo nel gradino più basso, appena sopra la sua definitiva dissoluzione. Gli animi sono definitivamente assopiti alla rincorsa demenziale dell’ultima vacanza (vacatio: mancanza … di cervello) low cost che le misere finanze vampirizzate da uno stato accanitosi contro i suoi cittadini possano permettere.

Sarà l’estate nella quale tutti si sono resi conto che lo Stato è solo un costrutto polipesco instaurato da mani rapaci per finalità di controllo della popolazione che insiste nel suo disperato territorio. L’estate della fine delle speranze? Tutte forse tranne una, che non dobbiamo però rivelare, mai.

Quello che segue è, a mio parere, un video di propaganda: com’è possibile parlare di cambi climatici senza indicarne le cause artificiali da decenni in funzione? Il riscaldamento non è affare globale ma solo locale: basta osservare i dati climatici relativi a Francia ed Inghilterra per rendersene facilmente conto.

  


 
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