Un Medioevo Prossimo Venturo

Pubblicato il da Ghigo Battaglia

 

Server

 

Medioevo prossimo venturo è il titolo di un originale saggio di Roberto Vacca, attento osservatore della realtà, che preconizzava una sorta di collasso a catena dei sistemi civili. La causa di questa sciagura risiedeva, secondo lui, nel logoramento per eccesso di utilizzo di tutte le infrastrutture di un paese evoluto. Dalle reti energetiche a quelle stradali a quelle informatiche per passare alle strutture burocratiche e finanziarie, tutto sarebbe dovuto crollare perché inadeguato a gestire una mole di traffico eccessiva. La soluzione per evitare questo collasso era la riprogettazione di tutti i sistemi citati ed una loro gestione intelligente e lungimirante. Che questa soluzione fosse possibile lo dimostrava lo stesso Vacca in un suo secondo libro dal titolo: ‘Rinascimento prossimo venturo’.

Oggi, a mio parere, stiamo assistendo al collasso dei sistemi civili non per cause naturali come l’obsolescenza o l’inadeguatezza ma per opera lucida di poche menti dagli oscuri intenti: un complotto. Complotto è una parola dall’etimo incerto, forse proveniente dal latino ‘complex’ che significa ‘complice’ oppure ‘avvolgere insieme’ ed indica un ‘segreto concerto per un fine spesso colpevole’.

Data questa premessa, mi preme osservare alcuni aspetti del contemporaneo. Il primo, che più mi preme, è quello dello spargimento nell’ambiente di un volume enorme di agenti inquinanti i quali, solo in piccola percentuale, sono da ritenersi inevitabile conseguenza dell’umano agire. Cosiddetti incidenti contribuiscono a questi scempi dalle finalità davvero oscure come quello petrolifero del golfo del Messico o quello nucleare di Fukushima. La gestione apparentemente goffa delle loro conseguenza e la segretezza sulle operazioni di recupero ambientale accrescono il fondato dubbio che si sia trattato di ‘opere concertate per fini colpevoli’.

Il secondo aspetto è la crisi economica attuale, palese costrutto di un’operazione di avvelenamento dal vertice del sistema ad opera di pochi scaltri personaggi. Come si può parlare di crisi naturale di un modello di vita o della necessità di immaginarsene un altro? In questo pericoloso collasso a catena delle economie locali, intravedo solo un’operazione mirata al controllo di queste economie attuabile anche con il supporto delle tante rivoluzioni etero gestite a cui stiamo assistendo sbigottiti per le loro caratteristiche di miopia ed irrazionalità. Il cosiddetto risveglio dei popoli oppressi (assieme alle nostrane ‘occupy qualche cosa’ poliuretaniche) è frutto di operazioni di agit-prop ossia del lavoro delle agenzie occulte di agitazione e propaganda che adoperano i mezzi più evoluti per fomentare e gestire il naturale risentimento popolare.

E’ il terzo aspetto però che mi inquieta di più. Riguarda infatti tutti noi ed i gradi di libertà acquisiti dai nostri genitori, nonni e bisnonni, che, seppur in differente misura, hanno cercato di assicurarci un futuro migliore. Chi vuole un futuro in cui sistemi informatizzati parastatali controlleranno ogni aspetto delle nostre vite? Chi vuole cadere in una rete di gestione e controllo intimo delle nostre azioni passate, presenti e future? Negli Stati Uniti il senato ha approvato una agghiacciante legge per la detenzione preventiva a tempo indeterminato ma il nostro paese non è da meno con il controllo ossessivo delle misere finanze personali. Cosa si ricava dai body scanner agli aereoporti, dalle milioni di videocamere sparse ogni dove. dalla demonizzazione dell’evasore alla colpevolizzazione dell’untore contemporaneo, il vero pericolo per l’ecosistema: tutti noi? Si noti che per vile evasore si intende il povero impiegato che non registra il contratto di affitto del suo box auto, non certo il capomafia miliardario o il magnate (magnante) intrallazzone ed avvelenatore dell’impresa!

Si ricava una qual ideologia malsana che propugna la necessità di controllare ogni singolo individuo e di portarlo in uno stato di privazione economica e morale al fine di fargli accettare (con la violenza più ceca e subdola che si possa immaginare) misure di contenimento della sua esistenza e del suo diritto di vivere pienamente realizzando le proprie velleità: una sorta di stato orwelliano tetro, infido e deprimente. Le centinaia di lager installati dalla Fema statunitense (l’equivalente della nostra protezione civile) in ogni stato nord americano, fanno immaginare che non tutti si piegheranno a tale spregevole intento e che, anime libere, saranno pronte alla rivolta armata. Questo momento di non ritorno, ampiamente previsto, sarà anch’esso gestito con relativa facilità e servirà per espellere e detenere definitivamente le ‘anime calde’ del paese onde giungere alla definizione di una società controllata, mite e rassegnata: una società di schiavi senzienti.

Siamo ad un buon punto: accettiamo infatti già, senza fiatare, di vivere in campi elettromagnetici ferali e sotto aerosol chimici giornalieri, ingurgitiamo ogni sorta di veleno chimico e transgenico e ci sottoponiamo volentieri ai deliri di un’azione medica ufficiale sconcertante. Partecipiamo inoltre alle operazioni del nostro irretimento, consapevolmente o meno, ogni volta che adoperiamo un bancomat o che prestiamo la nostra opera alle banche od alla ricerca scientifica oppure quando utilizziamo il nostro cellulare.

L’ultimo aspetto che vorrei ricordare riguarda la propaganda mefistofelica ed onnipresente dell’industria dell’intrattenimento. Intrattenere è un proposito ambiguo fin dal suo etimo: ‘trattenere’ infatti presuppone un fine costrittivo contrario alla propria volontà. Ossessive litanie ci incantano come le sirene i marinai d’Ulisse. Frequenze malevole ci inseguono dappertutto, nelle maleodoranti palestre, negli studi, nei supermercati, nelle nostre case. Un esercito di zombie esce di casa con le cuffiette che impediscono un contatto con il prossimo e perpetuano il bombardamento sonoro. Una lotta di frequenze, una gabbia di frequenze.

In questo scenario solo una luce si intravede ed è quella interiore di ognuno di noi che sarà chiamata a svolgere un ruolo fondamentale nel prossimo futuro, non un medioevo oscuro e violento ma un periodo fecondo di rinascita spirituale ed esistenziale nel quale nessuno sarà escluso: un vero medioevo umano.

Resterebbe da delineare i profili di chi sta al vertice di tutto ma, sinceramente, sfugge alle mie capacità umane di comprensione…

 

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post