Sull'origine del Male

Pubblicato il da Ghigo Battaglia

 

“L’uomo nasce buono, la società lo deprava e lo rende miserabile”

 

Zengardner è sicuro: l’umanità è composta da individui amorevoli e positivi. Dove ha origine il male allora? Secondo lui dall’esterno, da infiltrazioni malevole ed esterne all’uomo ed al suo cammino istintuale naturalmente consono alle meravigliose leggi benevole di questo universo.

 

Questa lettura si potrebbe riassumere in: ciò che è umano è buono, non è buono ciò che non lo è. Siamo testimoni di inauditi processi di avvelenamento ed annichilimento degli ecosistemi in un crescendo di nequizie impressionante. Siamo anche testimoni attoniti dell’uso criminale dei media e del possesso della parola e delle immagini, come mezzo supremo di inganno e contraffazione.

 

Chi si accorge di questo scempio, non può far altro che raccontarlo ai suoi simili perché sa che, così facendo, concorre a minarne il costrutto. Ha ragione Giovanni Ranella: la fase terminale di questa contro apocalisse è già terminata ed ha avuto i natali nella rivoluzione industriale. Nuovi potenti mezzi di modellazione dell’ambiente sono stati messi a disposizione non del progresso benefico ma delle peggiori intenzioni di dominio e controllo con le conseguenze che patiamo oggi: il sistema industriale tiene in pugno l’umanità dopo averla soggiogata con mezzi subdoli e sofisticati.

 

Il pianeta è sotto il suo controllo così come l’essenza delle essenze: la vita. Qualcuno gioca con i dna, li mescola e li rimescola producendo mostri. Qualcuno ‘resetta’ i microecosistemi e li immette nell’ambiente con il compito specifico di attuare una trasformazione intima e totalizzante. Nanoibridi bio-meccanici compiono il loro lavoro di Kapò di un sistema naturale allo sbando per mancanza di consapevolezza.

 

Un sistema immunitario non riconosce l’intruso perché è stato abile a camuffarsi. Solo in pochi se ne sono accorti più o meno consapevolmente, tutti gli altri subiscono senza fiatare. Il recinto è stato chiuso. Dentro il recinto, ignobili kapò a scala umana agiscono in definitiva contro se stessi perché dominati dall’esterno ed ingannati da miserrime lusinghe puntualmente disattese.

 

Chi controlla il tutto?

 

Se teniamo fede al complesso lavoro di Corrado Malanga e di tanti altri ricercatori, la risposta è certa: entità aliene evolute di varia natura e provenienza, insistono sul nostro pianeta da millenni perché lo considerano una specie di terreno di caccia (il grande progetto) ed una loro riserva naturale importante perché pregna di quell’energia pura e primordiale che noi chiamiamo ‘anima’ e con la quale spesso inconsapevolmente coabitiamo.

 

Secondo questa lettura lo sfruttamento del pianeta è totalizzante in quanto si concretizza in una operazione di sostituzione della vita così come pensiamo di conoscerla adesso. La ‘macchina’ inverosimile e formidabile che ci circonda lascerà il posto ad un’evoluzione controllata basata su concetti diversi e modalità di sviluppo inedite. Un essere umano di quinta generazione apparirà e sarà spaventosamente diverso da noi in quanto prodotto complesso ed evoluto, ma freddo e disumano. Sempre secondo Malanga però, pare che l’agenda aliena sia difettosa all’origine e che questo piano non abbia conseguito gli obiettivi prefissati. Uno spiraglio di fuga c’è allora e l’elemento da preservare e non tradire è solo la nostra anima appunto.

 

E’ facile riconoscere chi distrugge gli ecosistemi. Voli ininterrotti di cisterne chimiche ammorbano l’aria mentre ci viene imposto di non fumare in pubblico o di dividere il vetro dall’umido! Tonnellate di inquinanti di ogni tipo rivestono tutto e penetrano ogni barriera mentre viene scoraggiato l’uso della nostra automobile che almeno serve a portarci da qualche parte! I ‘demolitori’ sono all’opera.

 

Anche padre Amorth è sostanzialmente d’accordo. Il gesuita capo degli esorcisti vaticani ritiene che siano presenze diaboliche a pervertire l’uomo. Attenzione a non fare l’errore di considerare la demonologia come il frutto di balzane superstizioni: ogni anno milioni di italiani ricorrono agli esorcisti e maghi di varia specie per tentare di ‘scacciare’ i loro demoni … al di la delle proprie credenze, è chiaro che l’umanità percepisce il male come qualcosa che le è estraneo!

 

Come se ne esce?

 

Come ho detto, ognuno ha la sua funzione. C’è chi decide di comunicare con il prossimo, chi si impegna in ricerche al limite della ragione, chi persegue stili di vita retti ed inflessibili, chi utilizza l’ironia ed il sorriso. Comunque sia tutto ciò che è umano risuona come nota positiva in questo contesto tecnocratico ed oscurantista. Se prendessimo coscienza che il male è al di fuori di noi cosa accadrebbe? Se ci accorgessimo che non è la nostra natura a contemplare i violenti deliri di dominio e controllo ma un’altra natura che è a noi estranea?

 

Se riuscissimo a scrollarci di dosso travi e pagliuzze che impediscono la nostra vista, cosa vedremmo? Una natura da preservare che è oggi in trincea. Non solo un panda od una balena ma un sistema intero sotto attacco. Chi vede solo uno degli obiettivi del male ed ignora chi lo persegue o è in malafede o cieco. Questo è il motivo per cui gli ambientalisti soccombono, perché non sanno riconoscere l’origine del male ed il suo piano pur essendo, a volte, in buonafede.

 

Che si voglia rendere concreto il male o meno, esso esiste perché esistono i suoi officianti fedeli che lavorano ogni giorno per consentirne il trionfo. La loro liturgia ha il rumore degli aerei chimici, il tanfo degli inceneritori e la luminosità di un neon maligno: una contro apocalisse appunto.

-

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post
Z
<br /> Ecco, "difetto d'origine" è espressione che mi pare quanto mai epifanica ed appropriata a suggerire un errore iniziale da cui, come in un domino, sono dipesi tutti gli altri.<br /> Probabilmente i fratelli Caino ed Abele alludono ad una bipartizione dell'umanità, in cui, però, è l'allevatore Abele ad essere il capostipite della genia degenerata e non il demonizzato Caino.<br /> Forse.<br /> <br /> <br /> Ti saluto con l'auspicio di rileggerti presto, anche se la situazione sta involvendo con una velocità parossistica, sebbene neanche i consapevoli siano consapevoli di ciò.<br /> <br /> <br />  <br /> <br /> <br /> Ciao<br />
Rispondi
G
<br /> <br /> Purtroppo è vero, spero che questo breve periodo di riposo che mi prendo serva a placare ansie che forse hanno un'origine molto concreta e vicina. Forse<br /> abbiamo peccato di eccesso di catalogazione del reale mentre le verità sfuggono via in continuo mutamento e l'ironia e l'intuito sorprendono per le profondità che ssanno svelare. Più che<br /> difetto d'origine forse abbiamo utilizzato strumenti spuntati! A prestissimo quindi e grazie, G.B.     <br /> <br /> <br /> <br />
Z
<br /> Articolo, come sempre, di grande caratura. Già un noto filosofo ginevrino affermava che la natura umana è buona e che è poi la società a guastarla. Ora, pur senza scivolare nell'opposta<br /> concezione che demonizza l'uomo per un presunto peccato originale, non mi sentirei neanche di scagionare gli uomini indistintamente. Da un lato credo che una categoria sia irredimibile, forse per<br /> motivi ontologici (o genetici?), dall'altro ritengo che anche negli uomini migliori alberghi un lato oscuro, forse ombra di quell'ombra che abita in Dio stesso o, se vogliamo usare un<br /> termine più accettabile, nell'Essere (Schelling docet). Si tenta di spiegare l'origine del male, ma alla fine mi pare che le varie risposte, pur interessanti e, in una certa misura plausibili,<br /> siano meno soddisfacenti delle non risposte.<br /> <br /> <br />  <br /> <br /> <br /> Ciao  <br />
Rispondi
G
<br /> <br /> E forse una non risposta è la risposta esatta. Cerchiamo sempre di definire i contorni sfumati di una possibile realtà mentre perciò potremmo solo rispondere ad<br /> un difetto d'origine o di pensiero. Tutto sommato, tramite l'istinto, sappiamo che il male esiste ed è ciò che è contrario ad una frequenza che ci sostiene. La dissonanza ci ferisce così<br /> come ci ferisce ed inquieta questo cielo bianco e riflettente. Sulla divisione dell'umanità, 'anima' a detta di Malanga chiama 'uomini' i dotati di anima appunto e 'umani' quelli che non ce<br /> l'hanno. La presenza o meno di anima però non basta a definire un'attitudine. Forse stiamo parlando solo dei discendenti di Caino e Abele, l'agricoltore manuseto e l'assassino. Anche<br /> l'assassino però sa che il male è fuori di lui e non ne capisce il senso tanto da non saperlo descrivere. Ciao Zret, grazie e a presto, G.B.     <br /> <br /> <br /> <br />
C
<br /> "Gli uomini dati al male non comprendono ciò che è giusto, ma quelli che cercano l'Eterno comprendono ogni cosa" (Prov. 28,5).<br /> <br /> <br /> Questo versetto ci fornisce la chiave per aprire la nostra mente alla comprensione dei fatti citati nell'articolo. Purtroppo, siamo alla stretta finale di satana, al quale non rimane che poco<br /> tempo, che mira ad impadronirsi delle nostre anime. E' tutto citato nelle S.S. che purtroppo non vengono spiegate ai fedeli. Se poi si crede ad un'invasione aliena, suggerirei che è preferibile<br /> ritornare a vedere i cartoni animati, visto la capacità celebrale limitata che dimostrano con tali affermazioni. <br />
Rispondi
G
<br /> <br /> Siamo alla stretta finale, le operazioni di inquinamento sono ormai sfacciate. Sulla diatriba tra alieni o demoni vado molto cauto perché, per mia fortuna,<br /> non ho incontrato né l'uno né gli altri! I loro officianti però, questi si, lavorano a pieno ritmo ... grazie e ciao. <br /> <br /> <br /> <br />