Humani nil a me Alienum puto
umane responsabilità
Negli ultimi tempi, moltissime voci autorevoli si sono espresse sull’esistenza di forme di vita intelligenti ed evolute non umane. Governi o ex appartenenti ad essi, scienziati, appartenenti al clero, teologi od esegeti biblici, letterati e filologi, militari od ex militari, ricercatori ed uomini comuni. Non prendiamo in considerazione tutte le citazioni del fenomeno ufo nei media perché sarebbe opportuna un’enciclopedia. Dobbiamo allora domandarci il perché di tanto argomentare e soprattutto le ragioni di renderlo pubblico in un periodo storico già così tanto travagliato da problemi presumibilmente più che terrestri.
Vagliamo le possibili ipotesi:
la prima potrebbe far tendere ad immaginare che gli apparati ‘ufficiali’ della cultura, della scienza e della politica, abbiano deciso di fare ‘outing’ sul fenomeno NHI (Not Human Intelligence, che racchiude tutte le possibili variazioni sul tema) per non mostrarsi impreparate in vista di una prossima inevitabile epifania. Questa ipotesi allora farebbe supporre che i governi sappiano bene con chi abbiamo a che fare (da cui forse ne hanno già tratto alcuni vantaggi) e che ritengano verosimile un evento prossimo che sarà inevitabilmente visibile all’umanità intera.
La seconda ipotesi porterebbe invece ad immaginare l’esistenza di una gigantesca macchina di propaganda a livello globale in grado di simulare un intervento di NHI che coprirebbe invece umanissimi intenti ed umanissime mani. Si parla del progetto BlueBeam e delle rivelazioni di Von Braun sulla creazione artificiale di una minaccia aliena per l’instaurazione finale e definitiva del sempre superumanissimo nuovo ordine mondiale. Un grande inganno per un piccolo fine.
Altra ipotesi (la terza) invece propenderebbe per uno stimolo lanciato all’umanità intera da parte di alcuni suoi membri per una presa di coscienza collettiva dell’esistenza di un fenomeno ancora non ben compreso ma percepito come reale ed interferente con la nostra realtà.
Ognuna di queste ipotesi però, tutte da vagliare ed analizzare, non giustificano e non giustificheranno mai chi, pur potendo fare altrimenti, si è rivolto contro l’umanità di cui fa parte senza neanche sentire il supremo dovere di diffondere tali informazioni.
Mi pare quindi chiaro che l’esistenza o meno di patti segreti e scellerati tra uomini ed NHI non scagioni nessuno dalle sue responsabilità. Sull’argomento c’è molto più fumo che arrosto e chi si vuole documentare con razionalità è costretto, per continuare la metafora, a subirne gli effluvi. La derisione ovviamente è uno dei sistemi più validi per tener lontano le persone dall’affrontare questi temi comunque interessanti. Che nelle scritture antiche, e non solo in esse, appaiano elementi di difficile interpretazione se non in chiave esobiologica, rende il tema di fondo comunque degno di studio ed approfondimento. Dalle equazioni scientifiche, ai tratti tremolanti di un fumetto, l’uomo si pone infatti interrogativi non solo sull’esistenza delle NHI, ma sulla loro natura, sui loro scopi ultimi, sulle loro reali intenzioni nei nostri confronti e su quali siano le interazioni possibili tra noi e loro. Nulla di ciò che è umano reputo alieno.