Liberi
Noi non siamo liberi. Non siamo liberi di curare i nostri malanni come desideriamo, di scambiare le nostre qualità in libertà e serenità. Ogni aspetto della nostra vita è controllato e ‘normato’ da istituzioni previste allo scopo. Ogni transazione è sottoposta a controllo e tassazione. I nostri ‘gradi di libertà’ sono ridotti al minimo e ogni velleità viene spenta nell’irretimento della burocrazia e della penuria economica. Il fallimento delle economie occidentali ci renderà ancora più inerti in un crescendo di violenze alimentate dalle diseguaglianze e dalla fame. Fin da bambini hanno tentato di renderci docili ai voleri della struttura dello stato sovrano attraverso la cosiddetta educazione coatta. Fiumi di parole inutili hanno attraversato il nostro cervello, adiuvate dalle risorse della chimica e dell’elettronica nera. Miliardi di immagini percepite a livello conscio o meno hanno impresso la loro orma nella nostra memoria, condizionandoci per sempre a reagire come non vorremmo. Mangiamo cibi che non desideriamo convinti della loro bontà. Abitiamo edifici insalubri che non ci proteggono dalle vere insidie che su di noi gravano, fieri del loro possesso. La colpa è anche stata nostra, ci siamo lasciati sedurre dalle opzioni sbagliate ma l’inganno, a parziale scusante, è stato ben congegnato.
Solo un ambito è ancora sotto il nostro controllo, profondo, fecondo, ineguagliabile. Temo che l’attacco a questo sparuto lembo di paradiso rimasto sia già cominciato. Prepariamoci a difendere al meglio ciò che ne rimane.