La Caduta di Babilonia la Grande

Pubblicato il da Ghigo Battaglia

 
Possiamo considerarci liberi? Possiamo definirci come esseri in grado di spostarsi agevolmente, avviare un’attività a noi congeniale, costruire la propria abitazione, esprimere le proprie emozioni? Sempre meno. La possibilità di spostarsi è gravemente inficiata dai costi dei carburanti che, in un periodo di crisi finanziaria indotta, comincia ad essere avvertito come un freno notevole. Avviare un’attività necessita spesso di ingenti somme, gran parte delle quali obbligatorie per ossequiare i limitanti regolamenti edilizi e sanitari, in un momento come questo in cui le banche hanno stretto i cordoni della borsa, avviare un’attività propria diventa una missione quasi impossibile. La possibilità di esprimersi si riduce al web perché tutti gli altri supporti sono controllati e sottoposti ad un regime gestionale asfittico e pervasivo. Possiamo quindi definirci liberi? Possiamo scegliere cosa fare della nostra vita e del nostro tempo? Possiamo sottrarci al giogo freddo del denaro e della società dello scambio? No, non è più possibile. Non possiamo più esimerci dall’usare il denaro.
I nostri margini di libertà si riducono ogni giorno, lentamente ma inesorabilmente. Noi abbiamo consentito a pochi guardiani dell’ovile di prendere il sopravvento e gestire la cosa pubblica in funzione assolutistica e privata. Siamo stati esautorati e svuotati delle possibilità di reindirizzare il nostro futuro che si avvia verso un luogo arido nonché ingegnerizzato da mani indifferenti ed estranee. Il contesto naturale è sottoposto ad operazioni massicce di manipolazione che porteranno ad una riconfigurazione della vita sul pianeta. Nessun’altra giustificazione esiste per la criminale diffusione dei sementi ogm, della bio-geoingegneria clandestina e delle tante modalità di inquinamento in atto, radioattive, biologiche o chimiche che siano.
Ogni giorno che passa il recinto artificiale eretto attorno a noi si stringe inesorabilmente e spesso abbiamo contribuito noi stessi ad edificarlo! Una pressione malevola incombe e spezzarne il costrutto sarà impresa difficile e forse impossibile. Quale via di fuga ci rimane? Dove indirizzare i nostri sforzi sempre più esangui?
Nel frattempo assistiamo attoniti alla conversione del naturale verso l’artificiale. Il clima è artificio, la finanza è artificio, la vita stessa lo diverrà a breve se nessuno li fermerà. Tutto deve essere compreso in un programma di gestione integrata della vita su questo pianeta: gestione vuol dire controllo intimo, amministrazione, sfruttamento. La storia stessa è artificio, i moti della terra, dei mari e del cielo. Gli eventi avvengono solo su ordinazione in un crescendo di anomalie sintetiche sempre più smaccate ed offensive.
La caduta di Babilonia la Grande è comunque avvertita dal popolo statunitense che guarda all’anomalia prossima ventura. Chip sottopelle, vaccinazioni compulsive, malattie neurodegenerative, tornado artificiali, siccità indotta, disastri 'naturali', droni volanti, i campi della Fema, Lady Gaga … cosa temere di più? Il video ci mostra l’inquietudine crescente di un popolo fiero che compra solo armi di difesa personale (una delle poche voci in espansione del mercato altrimenti fermo) e prepara razioni d’emergenza nelle proprie cantine in attesa di un futuro quanto mai incerto.
 
-
Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post