L'Ecologismo dell'Abbondanza

Pubblicato il da G B

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La consapevolezza, 2010 Freebook

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Ho avuto il piacere di assistere ad una conferenza tenuta dal Dr. Raffaele Cavaliere, psicoterapeuta e scrittore, nonché noto attivista ambientale. Tra i tanti concetti espressi, ne cito tre che condivido e che trovo utili oltre che originali.

 

Il primo riguarda quello che definirei l’ecologismo dell’abbondanza. L’ecologista sprovveduto infatti è di solito un ‘pauperista’; crede cioè nella perniciosità dell’essere umano e lo vede in discordante antinomia con l’ambiente naturale di cui incarna la minaccia più grande. Alcuni pseudo ecologisti si rifiutano addirittura di procreare per non aggravare il bilancio ambientale!

 

Cavaliere invece centra le sue riflessioni sull’identificazione dell’io interiore, di quello esteriore (o sociale) e dell’ambiente verso un’unità inscindibile. Dal punto di vista pratico: non sono le risorse a mancare ma esiste una loro iniqua distribuzione ed accantonamento. L’ecologismo di Cavaliere è così una visione antropocentrica felice perché vede nell’uomo il protagonista di un personalissimo cammino teso verso la consapevolezza individuale inserito però dentro un continuum naturale verso la collettività e quindi l’ambiente.

 

Si arriva quindi al secondo concetto espresso, quello della responsabilità individuale. Ogni essere umano è chiamato a riconoscere il proprio particolarissimo ruolo all’interno di questa unità. Nessuno può sentirsene escluso perché nessuno lo è. Sembra una riflessione lapalissiana ma purtroppo è assai poco compresa ed ancor meno messa in pratica.

 

L’ultimo pensiero giunge alla constatazione dell’inesistenza del peccato e quindi alla insussistenza del senso di colpa. Altro concetto che mi trova d’accordo. Non esistendo il peccato non esiste neanche la colpa per cui l’oratore esorta a vivere una vita piena che tenda verso la propria individuazione felice, senza inutili rinunce masochistiche.

 

Il discorso si è posato sulla politica economica degli ultimi governi Monti/Letta. Anche in quel caso la propaganda di regime fa trapelare la motivazione della crisi economica incentrata sul concetto di colpa dei padri scialacquatori. Una vita dissoluta negli anni passati avrebbe portato a questa penuria attuale ma sappiamo tutti che non è così. Siamo nel mezzo di una crisi finanziaria orchestrata al fine di imporre voleri egemonici e verticistici. Non mancano cioè le risorse, è qualcuno che le ha abilmente sottratte al popolo!

 

Si è parlato dell’esempio della ‘fusione fredda’, la capacità cioè di generare energia a bassissimi costi, sia economici che ambientali. La fusione fredda esiste e sarebbe già disponibile se non fosse che qualcuno, dall’alto, ha dato l’ordine di impedirne la diffusione. La ricerca è stata sottratta ai ricercatori pubblici dei laboratori di Frascati per relegarla ai laboratori privati della Pirelli! Com’è mai? Un nuovo mondo sarebbe quindi possibile qui ed ora se solo le volontà dei vertici (quelli palesi e quelli occulti) lo consentissero. 

 

Per concludere quindi, i nostri guai giungono dall’alto. Nessuno dovrebbe sentirsi in colpa per ciò che accade all'ambiente. Dobbiamo tendere verso una unità personale riconoscendo la nostra responsabilità ed il nostro apporto pro-attivo verso la collettività tutta (uomini ed ambiente assieme).

 

Sulle scie chimiche inoltre, ha suggerito di utilizzarle per comprendere meglio chi o che cosa voglia attentare alla nostra integrità. Anche quelle, così come le radiazioni di Fukushima, sono un lato oscuro da comprendere e considerare. Nessuno se ne senta escluso perché nessuno lo è.

 

In definitiva, un buon insegnamento ed ottimi consigli, espresso in termini concreti. Le ripercussioni nella nostra interiorità delle maligne operazioni di inquinamento intenzionale che subiamo infatti possono essere molto negative e generare solo ansia, angoscia e depressione. Se invece le comprendiamo intimamente, possono rivelarsi delle insostituibili chiavi di lettura del reale ed ottimi spunti per comprendere meglio il nostro ruolo nella società, la nostra funzione ed il senso più elevato di essere uomo tra gli uomini.

 

Anche le scie chimiche, uno degli attentati più eclatanti alla nostra integrità, possono rivelarsi come un elemento positivo! Un utile sprone all’ignavia, una fonte di conoscenza e condivisione umana. Grazie Raffaele.

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