L'Arca di Noè

Pubblicato il da Ghigo Battaglia

  

arca di noè

 

Nell’interessante articolo pubblicato su Tanker Enemy (1) si riscontra l’inevitabile: la salute complessiva della popolazione peggiora pur nell’allungamento della durata della vita. Anni di vaccinazioni, cure mediche sconsiderate, irradiazioni da varia fonte, alimentazione adulterata, irrorazioni aeree, hanno reso evidente non solo l’intenzionalità del progetto ma anche la loro matrice correlata, la mano unica che le muove e le dirige. Come ignorare infatti che alcuni personaggi dietro le compagnie farmaceutiche allo stesso tempo ricoprono ruoli importanti nella politica, nell’industria bellica, nelle istituzioni internazionali di controllo? Sono poche le persone che tirano le fila di tanto puntiglioso e pervasivo agire contro l’umanità, attraverso i bracci armati delle istituzioni e delle tante mafie istituzionali o meno che siano. Un vertice lontano (ma non troppo) prosegue nel suo piano di sottoporre al ‘trattamento’ la popolazione mondiale, a partire dalla parte più consapevole e quindi pericolosa: la civiltà occidentale che ha raggiunto livelli intellettuali, materiali e spirituali troppo elevati e che quindi rappresenta per loro un potenziale ostacolo.

Le scie chimiche rappresentano con molta probabilità il nesso fisico di tutte queste operazioni che hanno come palese obiettivo il controllo della popolazione mondiale in tutte le variabili ed in tutti i suoi aspetti. Concorrono al progetto i media, attraverso i potenti e diffusi canali di emissione visiva ed auditiva di segnali ipnotici e rutilanti e di frequenze mefitiche. Di fondo ci sono le onnipresenti quanto immotivate ed umanamente assurde guerre locali e la spada di Damocle per eccellenza: una finanza internazionale che utilizza gli strumenti in suo possesso per condizionare il destino di genti che, ingabbiate dagli spietati stati sovrani, languono in condizioni economiche compromesse ed incerte.

Gli stati sono i contenitori esistenziali inutili e dannosi, in grado di manipolare la popolazione fin dalla sua più tenera età con i mezzi più disparati. Si comincia con le prescrizioni di farmaci prima della nascita e si continua con le vaccinazioni e con polveri alimentari dalle sorprendenti componenti chimiche e transgeniche. Si continua con scuole obbligatorie scalcinate, gestite verticisticamente con finalità ignote e discutibili risultati (L’obbligatorietà delle scuole che diamo per scontata si rivela essere un sopruso inquietante se inserita in una lettura di questo tipo). L’azione di disturbo di uno sviluppo completo e sereno prosegue poi con l’abbandono sociale da un lato e dall’altro con il martellamento mediatico associato a gabbie contrattuali che prosperano grazie al ricatto economico ed all’accentramento delle risorse in quelle poche mani di cui accennavo: le braccia armate della rivoluzione al contrario. La rivoluzione massiva del trattamento coatto. Ecco perché il nemico di tutto ciò è la consapevolezza. Se l’uomo prendesse coscienza del sistema perverso e tutt’altro che ineluttabile che lo avvolge sin dall’infanzia, queste operazioni avrebbero vita dura. La gabbia che ci avvolge è costruita in modo da dare l’illusione che ci sia sempre stata, che si sia evoluta in modo naturale, un po’ come le orrende nuvole artificiali sberciate dalle scie chimiche nell’aria che vengono spacciate goffamente per fenomeni naturali sempre esistiti. Lo specchio del cielo è fedele riproduzione di ciò che avviene in terra. Il trattamento obbligatorio coinvolge tutto e tutti ed è per questo motivo che l’ipotesi che siano entità diverse da noi a gestire il tutto viene a galla spontanea e pressante. Nessuno sorrida perché altrimenti si tratterebbe del suicidio/genocidio di massa più inquietante della storia dell’umanità. I pochi padroncini che osano ribellarsi ai voleri del vertice vengono spazzati via con l’intimidazione o con la violenza diretta. Le voci che si alzano consapevoli, vengono tacitate con un rumore di fondo melmoso, specchio dell’elevazione spirituale degli esseri che agiscono sul pianeta: nessuna. L’ipotesi che si operi per una sorta di evoluzione assistita dell’umanità non sta in piedi. Nessuno può immaginare le conseguenze di questi trattamenti. Sappiamo però del loro potere distruttivo, della loro capacità di ferire, ammorbare e fin’anche uccidere. Un piccolo spazio abbiamo ancora aperto prima che la melma ci sommerga, di un altro diluvio siamo infatti spettatori non d’acqua però ma fatto di altre sostanze evolute ed invisibili. Alla ricerca della nostra vagheggiata e personale (quanto inesistente in questo mondo scisso e materiale) arca di Noè.

 

(1) http://www.tankerenemy.com/2011/07/crolla-laspettativa-di-vita-sana.html

 

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post
G
<br /> <br /> Oh bene…c’è forse troppa drammaticità in questo nostro sentire?...non so come dire…in tarda<br /> serata ieri non riuscendo a prendere sonno e non riuscendo a leggere vedevo…peraltro irraggiandomi di non so bene quale impulso connesso alla nuova scansione digitale, che posso percepire,<br /> intuirne la subdola azione senza che questa peraltro possa risolvermi ad eliminare totalmente il televisore…sempre l’altra sera ho rivisto le “Quattro giornate di Napoli” di Nanni Loy…che è altro<br /> modo d’intendere il cinema e che richiama ad un età ancora artigianale del tutto svanita…insomma ieri vedevo su rai 5 uno spettacolo comico di Raoul Cremona che è bravo…l’ironia è grande ma è una<br /> qualità che deve appartenere alla persona sin dalla nascita…a me sembra che lui sappia intessere l’ironia di melanconia…certo non è Chaplin o Buster Keaton o Totò ma possiede comunque un certo<br /> modo singolarmente nostalgico d’intendere i tempi comici che è comunque sempre più raro provare e saper comunicare…davvero non vorrei sembrare passito…ma avrebbe utilità mettere in commedia<br /> l’evento delle sementi OGM, la drammatica invasività che hanno sui territori che le adottano, i suicidi degli agricoltori orientali stritolati dal potere delle multinazionali, l’irrorazione<br /> chimica del cielo che ci contamina integralmente…il dover prendere atto dell’attuale dittatura sintetica, intuirne le finalità oscure e dell’arroganza sempre più sfacciata di chi le persegue<br /> intendendo preconfezionare la realtà asfissiandola delle sue prerogative realmente utili alla vita…quale distaccata ironia può esercitare chi trovandosi su una zattera è spinto dalla corrente del<br /> fiume verso un orrido precipizio? Al più invece che disperarsi rapito da un esaltazione folle potrà contrarre grottescamente il volto in una risata amara e visionaria nella spalancata fissità<br /> delle pupille.  <br /> <br /> <br />   <br /> <br /> <br />  <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br />
Rispondi
G
<br /> <br /> non è inesistente la nostra "Arca" la disistima di sé la rende permeabile e apre delle falle nel suo scafo rendendola inservibile...come uomini la nostra essenza ha valore non nella sola<br /> ragione...una deviazione della mente che ci costringe ad essere "monocoli" diretti verso una strada cieca...noi esistiamo...dico ESISTIAMO...quando interiorizziamo una suprema tensione<br /> d'illusione convertita sulla materia con un fine positivo...come moderni poco ci riusciamo ma a questo l'attuale passaggio che stiamo svolgendo c'invita...tutto l'apparato istituzionale<br /> cospira contro questa Suprema Tensione d'Illusione che è repressa dai due dogmi vigenti, quello teologale e quello positivista...in effetti la nostra è a tutti gli effetti una condizione<br /> disperata...sarebe più opportuno dire non già nella sola mente trovare la via di salvezza ma nel Cuore cui è congiunto il Ricordo e l'Accordo...siamo sconnessi, intimamente rarefatti ma la<br /> Tensione d'Amore non è una astratta vaghezza romantica - nell'accezione sminuente che si vuole dare al termine - ti dico l'Arca siamo noi ma in molti siamo fallati e inadatti a<br /> sostenere la pressione del mare elettromagnetico che sta per sommeregerci...uno dei primi compiti della Seduzione Oscura è quello di dissolvere l'incanto che è la prima qualità<br /> guerriera...parlerò da esaltato...da ingenuo...ma non posso accettare di veder svanire nel niente più cupo la nostra eredità più preziosa...chiudi il pezzo con una negazione che sembra un<br /> suicidio spirituale...l'Arca siamo noi e dovremo assolvere alla funzione di carpentieri e timonieri perché qualcosa d'immenso sta per travolgerci ed è importante che i semi di una prossima<br /> fioritura vengano preservati <br /> <br /> <br /> <br />
Rispondi
G
<br /> <br /> Caro Giovanni, l'Arca rappresenta la nostra salvezza nel livello 'scisso e sconnesso' di cui parli tu. Mi dispiace di aver concluso in modo pessimistico: io non<br /> lo sono, altrimenti non scriverei nulla. Condivido invece pienamente le tue acute e profonde riflessioni a cui ci hai abituato e che sono la prova dell'utilità del mio scrivere. A volte<br /> pungolo affinché ci si risvegli. Grazie, G.B. Riporto soprattutto: '...quando interiorizziamo una suprema tensione d'illusione convertita sulla<br /> materia con un fine positivo...'<br /> <br /> <br /> <br />
W
<br /> <br /> E' così come scrivi freeskies, certamente la nostra arca non la troveremo mai, ma, qualcuno proprio in quelle isole dove è successo l'ecidio di questi giorni, qualcuno da molto tempo ha già<br /> pensato di costruirla, in sordina, e già pronta per un evento planetario catastrofico imminente, queste isole della norvegia sono le Svalbard.<br /> <br /> <br /> Un caro saluto, wlady<br /> <br /> <br /> <br />
Rispondi
G
<br /> <br /> Si Wlady ma non sono per noi...sono luoghi ad uso esclusivo. L'Arca secondo me rappresenta la possibilità materiale di sottrarsi a tanto scempio. cosa oramai<br /> impossibile. Grazie, G.B.<br /> <br /> <br /> <br />
M
<br /> <br /> Tragica verità. Bisogna continuare a resistere e trovare l'antidoto nella nostra Mente. Ne sono sempre più sicura. <br /> <br /> <br /> Articolo ottimo che voglio condividere<br /> <br /> <br /> <br />
Rispondi
G
<br /> <br /> Si, l'antidoto è solo li. Grazie Mina, G.B.<br /> <br /> <br /> <br />