Il Diritto, la Censura, le Scie Chimiche

Pubblicato il da GB

 

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Questa sopra è un’immagine scattata nella bassa Toscana una mattina d’estate.

In quella zona d’Italia, funestata dalle scie chimiche, non sono soliti passare così tanti aerei, tantomeno in quelle ore. (foto non ritoccata)

 

Cosa sappiamo sulle scie chimiche?

 

Sappiamo che esistono. E lo sappiamo perché milioni di esseri umani sul pianeta hanno gridato, e continuano a farlo, allo scandalo sociale ed al disastro ambientale che tale pratica comporta. Lo sappiamo perché la Presidenza della Repubblica ha affermato che la competenza di questa operazione è del Ministero della Difesa sulla base di apposite disposizioni di legge. Lo sappiamo anche perché è in atto la disinformazione ed il dileggio, tramite singoli personaggi e gruppi dediti a questa ignominiosa attività organizzata, che ha come obiettivo singoli individui che fanno libera ricerca e civile divulgazione sul tema. Quando il sistema si accanisce contro un’ipotesi ed una libera ricerca è segno che quella non è più un ipotesi ma un segreto svelato: un’operazione assai controproducente! Esistono certo anche false operazioni di censura atte a produrre consenso verso ipotesi appositamente fallaci e mendaci, ma è facile riconoscere chi agisce in buona fede e chi no.

Basti pensare a come hanno tentato di insabbiare le informazioni sulla fusione fredda, sul signoraggio, sull’11 Settembre o sulla vera ragione delle vaccinazioni di massa, a titolo di esempio. 

 

Sappiamo che sono il frutto di accordi transnazionali perché riguardano paesi apparentemente in duro contrasto tra di loro. Sappiamo quindi che sono gestite da un qual organismo internazionale potente, influente e ben organizzato. In teoria di istituzioni di questo tipo ne esiste una sola: l’Onu.

 

Sappiamo a cosa servono? Non del tutto. Sappiamo che sono in grado di modificare profondamente e continuativamente il clima: le precipitazioni, l’umidità e la temperatura dell’aria. Sappiamo, grazie ad analisi indipendenti, che contengono pericolose nanoparticelle di metallo, come i derivati del bario e dell’alluminio, sostanze polimeriche ed altri componenti esotici. Alcune personalità del mondo della ricerca e di quello militare ci hanno indicato la loro presenza all’interno di un sistema d’arma complesso che coinvolge i sistemi h.a.a.r.p., i satelliti (e chissà quant’altro) per produrre o deviare inondazioni e terremoti. Su questo tema anche la stessa Comunità Europea di recente si è espressa con timore e preoccupazione. Le recenti ondate di gelo fin nel nord Africa hanno mostrato come le masse d’aria fredda siano state dirottate dal polo nord ai paralleli più bassi, forse per consentire lo scioglimento dei ghiacci polari e permettere lo sfruttamento petrolifero del fondo marino in quelle regioni. Esistono poi altre ipotesi sulla loro ragione d’essere che interessano l’uomo, il suo corredo genetico ed i suoi moti mentali più profondi. Noi immaginiamo che siano gran parte visibile di uno strumento versatile e multiruolo di controllo e gestione integrata dell’ecosistema tutto: un ingranaggio di una grande qual macchina in grado di manipolare l’ecosistema planetario in tutti i suoi aspetti, nostro malgrado.

 

Sappiamo che le scie chimiche (aeree e navali, le ‘shiptrails’) non si fermeranno nemmeno se tutta l’Europa si destasse improvvisamente dal torpore mentale diffuso ed indotto che le impedisce di prendere coscienza dell’evidenza. Eppure alcune persone avrebbero il potere (oltre che il dovere) di intervenire al proposito. Cos’è che non sappiamo? Non sappiamo chi paga per questa operazione! Esistono però fondi riservati disponibili alle difese che potrebbero essere utilizzati a questo fine.

 

Di una cosa siamo certi: nessuno può impedire all’umanità di fruire dei suoi diritti più elementari quali la libertà di pensiero, la libertà di associazione e il diritto di vivere in un ambiente sano. Parlare di diritti potrebbe apparire ingenuo eppure la lingua comune dell’universo è proprio quella: l’ultima discriminante tra la dittatura totalizzante ed un lentissimo e periglioso viaggio verso forme di armonica convivenza civile che abbiano nel dovuto rispetto per la persona umana il loro giusto fondamento. Evidentemente su ciò, qualcuno non è d’accordo.

 

http://scienzamarcia.blogspot.com/2012/02/lattacco-contro-il-gestore-del-sito.html

 

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