Facebook e Narcisismo
L’uso di Facebook è, a mio parere, strettamente legato al disturbo narcisistico, istrionico ed antisociale della personalità. Dal blog inpsico, traggo:
I soggetti con disturbo narcisistico della personalità sono caratterizzati da un elevato senso della propria importanza e da sentimenti di grandiosità che li fanno sentire unici. Le stime della prevalenza del disturbo narcisistico di personalità variano dal 2 al 16% della popolazione generale. Ci potrebbe essere un rischio maggiore della norma nei figli di genitori con il disturbo che trasmettono ai figli un senso irrealistico di onnipotenza, grandiosità, bellezza e talento. I soggetti con disturbo narcisistico della personalità seguono la propria strada e spesso sono ambiziosi, desiderosi di fama e fortuna. Hanno relazioni superficiali ed hanno una tendenza allo sfruttamento interpersonale. Non sono in grado di mostrare empatia e fingono simpatie solo per raggiungere i loro fini egoistici. A causa della fragilità della loro autostima sono predisposti alla depressione. Le difficoltà interpersonali, il rifiuto, la perdita e i problemi lavorativi sono tra gli stress comunemente indotti dal comportamento dei soggetti narcisistici perché riescono poco a controllare.
E’ evidente come il narcisismo venga utilizzato come esca per spingere gli utenti dei social network (che di sociale tra l’altro non hanno proprio nulla) a confidarsi e rendere pubbliche le vicende, insignificanti o meno, della propria esistenza. La rete di contatti è talmente estesa che i ‘padroni della filiera’ possono agevolmente delinearne le sue fitte maglie con palesi finalità di controllo della popolazione mondiale. Questo controllo può tornare molto utile per individuare la personalità di ogni utente con il tramite di aspetti ritenuti erroneamente secondari ma che si rivelano essere invece fonti di preziose informazioni. Le mappe psicologiche e sociali, realizzate gratuitamente grazie a strumenti come facebook e compagnia bella, donano un quadro esaustivo delle personalità e rendono le operazioni di marketing mirate ed efficaci. Assai utili risultano inoltre nell’applicazione di tecniche di manipolazione mentale, una volta regalata la chiave per l’accesso ai nostri sogni e desideri. Non si cada nell’errore di ritenere insignificante l’affidare alla ‘rete delle reti’ un ricordo, un pensiero od una fotografia: tutto viene utilizzato in modo scrupoloso e nessun essere umano viene escluso dal nefasto ‘catalogo’.
La tecnologia che ci lasciano adoperare è uno strumento a doppio taglio: da una parte ci consente di migliorare le nostre funzionalità, dall’altra ci sottopone al controllo ed alla manipolazione, basta pensare ai telefoni cellulari od alla televisione per rendercene conto. Ovviamente anche internet non è alieno da queste considerazioni.
Potrebbe essere giunto il momento di dare segnali precisi della nostra volontà di cambiare abbandonando facebook e compagnia, non guardando più la televisione ed utilizzando il cellulare (da portare spento) solo per le emergenze. E’ inutile infatti indignarsi per le scie chimiche e per le radioonde per poi ‘avvelenarsi’ da soli! Il condizionamento dei media è subdolo e non si è mai totalmente immuni dai raffinati strumenti persuasivi adoperati. Il narcisismo poi porta inevitabilmente alla depressione ed è questo il motivo dell’abuso del farmaco più utilizzato del mondo, il Prozac: compresse di felicità artificiale: una toppa pietosa al nostro stato di dissociati, malati ed egoisti, facili prede per chi ne voglia approfittare. Un saldo stato psicologico, mirato non al successo personale ma all’equilibrio ed alla socialità vera e generosa, costituisce lo scudo primario contro interferenze sgradite e manipolazioni esterne; un percorso esistenziale ‘netto’ garantisce indipendenza e la necessaria forza d’animo per affrontare la vita con lucidità e coraggio.
http://www.inpsico.org/2007/11/personalita-narcisistica.html